Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da Armin_ZW mer nov 26, 2025 5:13 pm
Quello che vorrei aggiungere è che i grandi importatori in Italia, purtroppo, remano davvero contro la crescita del whisky. Si prendono margini enormi e rendono i prezzi in Italia semplicemente ridicoli. Sono arrivato al punto, come titolare di un negozio, da non acquistare più da nessuno degli importatori ufficiali italiani, perché la loro politica dei prezzi è uno scherzo.

Quando poi succede, come proprio in questi giorni mentre scrivo, che Velier tramite Spiritacademy offre Highland Park, Balvenie, Glenfiddich e Glenrothes al cliente finale con sconti superiori al 50 percento e comunque con più del 20 percento in meno rispetto ai prezzi riservati a me come rivenditore per acquisti a cartoni interi, trasporto incluso, credo che questo riassuma bene l’assurdità della situazione.

I consumatori non sono ingenui, anche se qualche importatore sembra pensarlo. E finché gli importatori ufficiali tengono tirato il freno a mano, vedo molto difficile una reale crescita del whisky in Italia.

Whisky è diventato il mio lavoro solo per coprire quanto ne bevo.

:slainte: http://www.ziowhisky.it | http://www.whiskyclubbozen.com
da marco77 ven nov 28, 2025 1:23 pm
Se l'acqua scarseggia, la papera non galleggia.

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da FrancescoWT dom nov 30, 2025 2:46 pm
Armin_ZW ha scritto:Quello che vorrei aggiungere è che i grandi importatori in Italia, purtroppo, remano davvero contro la crescita del whisky. Si prendono margini enormi e rendono i prezzi in Italia semplicemente ridicoli. Sono arrivato al punto, come titolare di un negozio, da non acquistare più da nessuno degli importatori ufficiali italiani, perché la loro politica dei prezzi è uno scherzo.

Quando poi succede, come proprio in questi giorni mentre scrivo, che Velier tramite Spiritacademy offre Highland Park, Balvenie, Glenfiddich e Glenrothes al cliente finale con sconti superiori al 50 percento e comunque con più del 20 percento in meno rispetto ai prezzi riservati a me come rivenditore per acquisti a cartoni interi, trasporto incluso, credo che questo riassuma bene l’assurdità della situazione.

I consumatori non sono ingenui, anche se qualche importatore sembra pensarlo. E finché gli importatori ufficiali tengono tirato il freno a mano, vedo molto difficile una reale crescita del whisky in Italia.

Non è la prima volta che sento di un comportamento del genere da parte dei distributori, intendo anche in altri settori. Quando si inizia a sentire un po' di crisi per fare cassa mettono in difficoltà i rivenditori, succede anche nel settore erboristico dove addirittura un famoso distributore si è messo a vendere online direttamente a un prezzo talmente basso da far crollare le vendite al dettaglio dei negozi fisici.

Comunque molto interessante, non conosco il mondo della distribuzione degli alcolici ma immagino siano impossibile da aggirare andando direttamente dal produttore, specie dopo la Brexit.

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