Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da IlBevitoreRaffinato ven gen 30, 2015 1:30 pm
it51057 ha scritto:A questo punto, urge arbitraggio imparziale....... RICHIEDO FORMALMENTE UNA RECENSIONE del
TAZZATORE SCREANZATO :lollol: :lollol: :lollol: :lollol: :lollol: :lollol: :lollol:


Chi ti dice che il TAZZATORE non ci abbia già pensato? O sommo Tazzatore, condividi con noi la tua immensa saggezza!!! :aa: :aa: :aa:

In tutto questo, nessun altro del forum che voglia esprimere la propria opinione in merito? :shock:

Il mio sito, dedito alla pubblicazione di tasting notes: http://www.ilbevitoreraffinato.com
da bob sbaly ven gen 30, 2015 4:34 pm
Essendo assolutamente d'accordo con Giuseppe (ho forti dubbi non solo della
presunta "superiorità" [vendite=necessariamente qualità?...su che pianeta?...] di Glenlivet, ma anche circa la sua effettiva rappresentatività dello "spirito" Speyside!!),
vorrei solo aggiungere questo: un'azienda seconda al mondo come vendite secondo voi
cosa sceglierebbe tra vendere un whisky a 46° ad un dato prezzo e lo stesso a 40°
(quindi, volente o nolente, ulteriormente annacquato...), magari ad un prezzo lievemente inferiore?...Tanto vende lo stesso, se non di più...e le warehouses rimangono più piene!!! :[ :[ :[ :marameo: :marameo:

Whisky is like sex:
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good
da korry78 ven gen 30, 2015 8:36 pm
Penso che una gradazione bassa (40 o 43) possa essere sicuramente una mossa commerciale per aumentare i volumi di prodotto vendibile (sbaglio o un tempo erano le gradazioni alcoliche per la maggior parte dei prodotti?). Tuttavia la valutazione resta sempre un fatto estremamente soggettivo e un malto a 40% che a me soddisfa pienamente per un altro può essere deludente o non all'altezza delle proprie aspettative. Un corpo leggero inoltre non è ne un bene ne un male di per sè, ma solo una caratteristica che può essere piacevole in un malto e non esserlo in un altro.
Nello specifico del Glenlivet XXV quando l'ho provato (una sola volta, allo scorso SOS) il corpo mi sembrò pieno e avvolgente in bocca e mi appagò molto, ora però mi avete fatto venire la curiosità di riprovarlo... :D
Comunque alla fine per me, qualsiasi siano i nostri personali giudizi, simpatie o antipatie per quella o quell'altra distilleria, non dovremmo prenderci troppo sul serio! ;) Io -che non sono un rater- voglio che il whisky resti un piacere, un gioco (quando si tratta di valutarlo), una piacevolissima passione da vivere sia da solo che in compagnia. :slainte:

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da Nietzsche613 sab gen 31, 2015 1:13 am
Alla fine è una questione di sensibilità. Detto questo, mollo la presa. Non c'è rimedio. Ciò che per lei è "debole" per me è fine. Almeno per quanto riguarda il The Glenlivet. Spero che non mi prenda in antipatia per questo. Perché per me è un onore dialogare con un intenditore come lei, visto la sua esperienza.
Volevo approfittare del suo garbo e della sua gentilezza per chiederle: secondo lei qual è il miglior whisky dello Speyside?
Ultima modifica di Nietzsche613 il sab gen 31, 2015 2:35 am, modificato 1 volta in totale.
da Nietzsche613 sab gen 31, 2015 2:04 am
Ps: sappia che semmai acquisterei casse di Caol Ila 12 piuttosto che The Glenlivet 12.
Ma non per questo reputo il The Glenlivet inferiore al Caol Ila o a qualsiasi altro single malt di Islay.
Ultima modifica di Nietzsche613 il sab gen 31, 2015 2:37 am, modificato 1 volta in totale.
da Nietzsche613 sab gen 31, 2015 2:31 am
Nietzsche613 ha scritto:Ps: sappia che semmai mi comprerei casse di Caol Ila 12 piuttosto che The Glenlivet 12.
Ma non per questo reputo il The Glenlivet inferiore al Caol Ila o a qualsiasi altro single malt di Islay.
Nietzsche613 ha scritto:Alla fine è una questione di sensibilità. Detto questo, mollo la presa. Non c'è rimedio. Ciò che per lei è "debole" per me è fine. Almeno per quanto riguarda il The Glenlivet. Spero che non mi prenda in antipatia per questo. Perché per me è un onore dialogare con un intenditore come lei, visto la sua esperienza.
Volevo approfittare del suo garbo e della sua gentilezza per chiederle: secondo lei lei qual è il miglior whisky dello Speyside?
korry78 ha scritto:Penso che una gradazione bassa (40 o 43) possa essere sicuramente una mossa commerciale per aumentare i volumi di prodotto vendibile (sbaglio o un tempo erano le gradazioni alcoliche per la maggior parte dei prodotti?). Tuttavia la valutazione resta sempre un fatto estremamente soggettivo e un malto a 40% che a me soddisfa pienamente per un altro può essere deludente o non all'altezza delle proprie aspettative. Un corpo leggero inoltre non è ne un bene ne un male di per sè, ma solo una caratteristica che può essere piacevole in un malto e non esserlo in un altro.
Nello specifico del Glenlivet XXV quando l'ho provato (una sola volta, allo scorso SOS) il corpo mi sembrò pieno e avvolgente in bocca e mi appagò molto, ora però mi avete fatto venire la curiosità di riprovarlo... :D
Comunque alla fine per me, qualsiasi siano i nostri personali giudizi, simpatie o antipatie per quella o quell'altra distilleria, non dovremmo prenderci troppo sul serio! ;) Io -che non sono un rater- voglio che il whisky resti un piacere, un gioco (quando si tratta di valutarlo), una piacevolissima passione da vivere sia da solo che in compagnia. :slainte:

La passione per il whisky è una cosa seria, altro che gioco. Ed è umano che una persona provi simpatie e antipatie per una distilleria o per l'altra. Ma io mio parere quando si fanno delle recensioni su un blog, ci si dovrebbe astenere il più possibile da qualsiasi forma di giudizio personale. Semmai dopo la recensione, una persona può anche dire "secondo me"... illustrando le esigenze del proprio palato.
da IlBevitoreRaffinato sab gen 31, 2015 3:02 am
Nietzsche613 ha scritto:Alla fine è una questione di sensibilità. Detto questo, mollo la presa. Non c'è rimedio. Ciò che per lei è "debole" per me è fine. Almeno per quanto riguarda il The Glenlivet. Spero che non mi prenda in antipatia per questo. Perché per me è un onore dialogare con un intenditore come lei, visto la sua esperienza.
Volevo approfittare del suo garbo e della sua gentilezza per chiederle: secondo lei qual è il miglior whisky dello Speyside?


In primo luogo, diamoci del tu. Il Lei è ormai fuori luogo :) In secondo luogo: è ovvio che si tratti di una questione di gusto e sensibilità, cosa ovviamente soggettiva. Non dico che il Glenlivet sia debole, semplicemente ritengo che possa rendere di più a una gradazione più elevata, come ho riscontrato con il Nadurra o con imbottigliamenti indipendenti a gradazione leggermente più elevata (46%). Ciò non toglie che possa piacere anche l'attuale core range degli imbottigliamenti ufficiali. Ribadisco che è una questione personale: io non lo reputo un malto cattivo, altrimenti avrei assegnato un voto decisamente più basso. Ritengo solo che, alla luce di tanti altri whisky provati, non sia quello che brilla maggiormente.
Il giudizio, nel momento stesso in cui viene espresso, è sempre soggettivo. Ed io non manco di sottolinearlo più volte, nel corso della recensione o in chiusura della stessa. Ciò vale per qualunque tipo di prodotto si esamina, da un profumo ad un sigaro. Ovviamente, io valuto le caratteristiche intrinseche del prodotto e poi esprimo un giudizio in base alla mia conoscenza ed esperienza personale. Ed è una prassi seguita più o meno unanimamente dai recensori, sarebbe ipocrita dire il contrario. Anche persone ben più esperte di me, quale Serge Valentin di Whiskyfun, ad esempio, sottolinea che esprime opinioni personali.
Nessuna antipatia. Come ho detto in incipit, rispetto sempre le opinioni altrui, sperando che vengano rispettate anche le mie. Al contempo, non sono prevenuto verso alcuna distilleria: provo tutto ciò che posso, esaminando con l'obiettivo di redigere qualcosa di completo e, al contempo, interessante.

Non credo di poter dire quale sia il miglior whisky dello Speyside: ogni distilleria ha le sue peculiarità, ed esprime caratteristiche diverse a seconda di come è avvenuto l'imbottigliamento e in base alla perizia dei distillatori e dei selezionatori.
Personalmente, posso dire di ammirare i vecchi Macallan, diversi imbottigliamenti di Longmorn, Strathisla, Glenglassaugh, Dailauine (principalmente negli indipendenti), Mortlach....o il superbo Convalmore (distilleria purtroppo chiusa e di cui ho assaggiato due imbottigliamenti, trovandoli eccezionali). Questi sono alcuni nomi che mi vengono in mente.
L'orario è decisamente troppo tardo per una discussione più articolata.
Grazie della stima, sono solo un semplice appassionato con la voglia di esplorare sempre più questo affascinante e complesso mondo.

Una piccola postilla riguardo la risposta all'intervento di Corrado: credo che la passione per il whisky sia caratterizzata anche, ma non solo, dal divertimento. Il piacere della scoperta, la voglia di confrontarsi, il desiderio di provare sempre nuove espressioni...fa tutto parte dell'intrigante mondo di questo distillato e degli altri verso cui si prova interesse. Almeno, questa è la mia modesta opinione.
Del resto, non guadagno nulla dal blog, che è frutto di passione personale e che curo nel tempo libero che ho a disposizione. Senza la passione, e un pizzico di divertimento, non sarebbe la stessa cosa. Lo concepisco come il mio diario degustativo online, e non ho certo la pretesa di dire che sia l'unico punto di vista possibile. Spero solo possa essere un valido aiuto a quanti sono desiderosi di informazioni, purtroppo scarsamente reperibili in lingua Italiana.

Buonanotte!
Ultima modifica di IlBevitoreRaffinato il sab gen 31, 2015 3:17 am, modificato 3 volte in totale.

Il mio sito, dedito alla pubblicazione di tasting notes: http://www.ilbevitoreraffinato.com
da IlBevitoreRaffinato sab gen 31, 2015 3:10 am
bob sbaly ha scritto:Essendo assolutamente d'accordo con Giuseppe (ho forti dubbi non solo della
presunta "superiorità" [vendite=necessariamente qualità?...su che pianeta?...] di Glenlivet, ma anche circa la sua effettiva rappresentatività dello "spirito" Speyside!!),
vorrei solo aggiungere questo: un'azienda seconda al mondo come vendite secondo voi
cosa sceglierebbe tra vendere un whisky a 46° ad un dato prezzo e lo stesso a 40°
(quindi, volente o nolente, ulteriormente annacquato...), magari ad un prezzo lievemente inferiore?...Tanto vende lo stesso, se non di più...e le warehouses rimangono più piene!!! :[ :[ :[ :marameo: :marameo:


Concordo Bob, vendere di più non è necessariamente sinonimo di qualità. Ovviamente, rispetto i gusti altrui. Se un prodotto piace, perchè denigrarlo? Sono diversi i malti che non mi hanno colpito, ma ovviamente rispetto chi decide di berli, senza pregiudizi. Il discorso commerciale è purtroppo rilevante nell'ambito delle grandi multinazionali e, in parte, lo capisco pur non condividendolo. L'esigenza di sfornare milioni di bottiglie comporta dei sacrifici in termini di consistenza e struttura....peccato!

Il mio sito, dedito alla pubblicazione di tasting notes: http://www.ilbevitoreraffinato.com
da korry78 sab gen 31, 2015 3:44 am
Nietzsche613 ha scritto:La passione per il whisky è una cosa seria, altro che gioco. Ed è umano che una persona provi simpatie e antipatie per una distilleria o per l'altra. Ma io mio parere quando si fanno delle recensioni su un blog, ci si dovrebbe astenere il più possibile da qualsiasi forma di giudizio personale. Semmai dopo la recensione, una persona può anche dire "secondo me"... illustrando le esigenze del proprio palato.


Certo che è umano avere simpatie e antipatie, tanto per le distillerie come per le persone, non ho mai voluto sostenere il contrario e non credo sia un problema. Inoltre mi pare poco realistico, se non impossibile, che chi scrive per il puro gusto di farlo (cioè senza essere pagato da nessuno) non riporti i propri personali (pre)giudizi. Personalmente quando leggo una nota degustativa non penso di leggere il Vangelo e cerco di non prenderlo per oro colato, ma parto dal presupposto che sto leggendo pareri estremamente soggettivi e probabilmente discutibili (che possono anche essere -più o meno- influenzati da pregiudizi personali di vario genere); per me fa parte del gioco e credo sia ingenuo aspettarsi diversamente. Comunque la lettura delle recensioni resta una delle cose che mi diverte di più e anche quando azzardo delle mie personali note lo faccio soprattutto per diletto (e un po' per mettermi alla prova, ma senza pretese), per passare un'ora piacevole, intima e direi quasi di meditazione! :)
Quindi si, lo ribadisco, per me l'aspetto valutativo resta soprattutto un gioco e per il momento mi piace che resti così. Ognuno è libero di vivere le proprie passioni come preferisce, no? :ok:

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