Mi associo innanzitutto nei ringraziamenti al padrone di casa che, di fatto, ha consentito lo svolgimento della splendida serata e che ci ha anche nutriti.
Poi faccio i miei più sinceri complimenti ai nostri due
tutor che hanno condotto l'evento con eccellente equilibrio, senza sconfinare mai né in una degustazione eccessivamente tecnica, né in una banale bevuta alla volemose bbene. Credo che si siano divertiti anche loro, perché la divulgazione e la condivisione di un argomento che conosci bene perché ti piace è sempre un piacere.
Per quanto riguarda i drams, a denti un po' stretti debbo dire che, secondo me, nella media hanno vinto gli Ardbeg perché quella dei Laphroaig è stata rovinata dal Cairdeas che mi ha deluso e che non comprerei.
Il Laprhroaig Highgrove, a mio avviso, è stato il meglio fico del bigoncio e ho un solo aggettivo: MA-GNI-FI-CO. Sono un profano del whisky, ma mi ha fatto provare la stessa emozione gustativa che ho provato in passato con alcuni vini seri tipo Romanée Saint-Vivant, Lisini Riserva Ugolaia, Philipponnat Clos Des Goisses et similia.
Dietro (ma poco) ho messo l'Ardbeg Cadenhead il quale, come profeticamente preannunciato da Claudio, aveva un finale tale che, andando a dormire alle 2,00 dopo aver riordinato il mio locale lasciato alla figlia
, ancora sentivo.
Terzo l'Ardbeg Uigeadail che reputo come le patate fritte: ancora devo trovare uno al quale non piacciano.
Quarto il Laphroaig La Torba, anch'esso con un bel finale, ma con un olfatto che - riconosco i miei limiti - non sono stato in grado di analizzare in modo acconcio perché l'alcool forte mi ha fregato.
Quinto l'Ardbeg 10 che, secondo me, anche nella sua aggressività, resta sempre un bel bere.
Ultimo il Laphroaig Cairdeas che, come detto, mi ha deluso: un Laphroaig non Laphroaig, niente di che che all'olfatto, ancor meno al gusto con in più un vago ma fastidioso sentore di creosoto ed un finale in linea con l'olfatto.
Che dire: mi sono divertito un casino. Mille di queste serate.
Saluti.