Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da filosofoxno sab ott 15, 2011 11:31 am
La moderazione nelle cose è nella maggior parte dei casi la misura giusta e la tua scelta è sicuramente improntata a quella misura.
Si combattono le battaglie che si possono vincere o che portano a dei cambiamenti e portare avanti un contrasto del genere poteva impoverire di risorse solo uno dei due contendenti anche solo nel provare a vincere il testa a testa.
Resta comunque una diffusa condivisibiltà dell'argomentazione portata avanti e alla luce dei fatti anche in assenza di un tribunale è evidente che abbia tratto giovamento e chi no nella vicenda. Ritengo che il comportamento tenuto dalla proprietà sia stato un po cieco e approntato ad una presa di posizione fine a se stessa.
Ad ogni modo fare la serata in assenza del patrocino e poi inviare loro comunque un resoconto di quanto fatto, non omettendo di segnalare quante bottiglie avete comperato per l'occasione (circostanza che li riguarda), può essere sicuramente una bel modo per sottolineare elegantemente che la posizione presa non era poi così errata.
Sono pronot a scommettere che questo incidente rafforzerà i rapporti. generalmente si diventa amici delle persone con cui si litiga.
da angelshare sab ott 15, 2011 12:35 pm
Penso che il tuo unico errore sia stato quello di sfidarli mettendo nella bacheca FB. Anche secondo me il tuo post non era offensivo, ti dirò che il nuovo post li mette ancor più in cattiva luce.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da LeCarovaniere sab ott 15, 2011 1:00 pm
angelshare ha scritto:Penso che il tuo unico errore sia stato quello di sfidarli mettendo nella bacheca FB. Anche secondo me il tuo post non era offensivo, ti dirò che il nuovo post li mette ancor più in cattiva luce.


Dici ?!? Io ho cercato (anche se con una vena ironica) di smorzare i toni.
E tu mi dici che è ancora più pesante del primo.
Che lo devo rifare un altra volta ??

da angelshare sab ott 15, 2011 1:05 pm
Ma no dai, lascia che si decanti tutto, fai la serata e divertiti!

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da LeCarovaniere sab ott 15, 2011 5:29 pm
Ho voluto apportare lo stesso qualche piccola modifica "costruttiva" (ho messo anche che mi cospargo il capo di Cenere).
Comunque due parole per molti di voi che non mi conoscono e hanno avuto la pazienza di leggerla tutta : la storia dei 20 anni fà e del casellario giudiziario è l'unica licenza "romanza" di questa storia. Ho trovato che un tocco di "mala" e vita spericolata ci stesse bene (non ho neanche figli infatti).
Quindi se mi incontrate in un vicolo, non abbiate timore, è tutta una bufala e non sono pericoloso, come non lo ero due decenni fà.

E poi voglio vedere se si arriva a 6 pagine !!

da Riccardo sab ott 15, 2011 7:03 pm
Ciao Francesco,
ho letto sia il primo che il secondo articolo avendo la senzazione che purtroppo la tua disavventura rappresenti a pieno "lo spirito dei tempi".
FaceBook è una brutta bestia e bisogna fare molta attenzione a ciò che si scrive e spratutto a dove lo si scrive.
Anch'io sono dell'idea che la serata vada fatta, viceversa faresti un torto solo ai tuoi clienti. Magari copri le etichette con un bel foglio di carta (per annullare un po' l'effetto mito), infilaci anche una bottiglia d'annata e vedi che succede...
Ovviamente non rivelare i dettagli se non dopo aver fatto scervellare i partecipanti su età, finich etc :ok:
da LeCarovaniere dom ott 16, 2011 12:45 pm
Riccardo ha scritto:Ciao Francesco,
ho letto sia il primo che il secondo articolo avendo la senzazione che purtroppo la tua disavventura rappresenti a pieno "lo spirito dei tempi".
FaceBook è una brutta bestia e bisogna fare molta attenzione a ciò che si scrive e spratutto a dove lo si scrive.
Anch'io sono dell'idea che la serata vada fatta, viceversa faresti un torto solo ai tuoi clienti. Magari copri le etichette con un bel foglio di carta (per annullare un po' l'effetto mito), infilaci anche una bottiglia d'annata e vedi che succede...
Ovviamente non rivelare i dettagli se non dopo aver fatto scervellare i partecipanti su età, finich etc :ok:


Grazie dei Suggerimenti !
Una curiosità :
Ma sei lo stesso Riccardo che scrive anche sul forum di RumClub ??

da Fabrizio Sordi dom ott 16, 2011 2:49 pm
Non sono così sicuro che Ardbeg ti voglia tirare in tribunale e questo per una serie di motivi.
1) Uno dei capisaldi della filosofia andreottiana (un sarchiapone che la sapeva molto lunga) era di non smentire mai nulla perché “una smentita è una notizia data due volte”: se la notizia è sgradevole per Arbeg, meno se ne parla e meglio è per loro.
2) Tu dici che il piccoletto contro la multinazionale non ha storia: è diventato più famoso Davide o Golia? Vuoi mettere l’immagine di arroganza che dà la sproporzione dei contendenti? Dai retta al cretino: un sacco di gente darebbe ragione a te senza neanche sapere di cosa si discute, meno che mai dei termini della questione. E la panna continuerebbe a montare.
3) Il fatto che sia stato tirato in ballo l’ufficio legale dimostra solo che hanno la coda di paglia e sperano che tu te la faccia addosso: quando la qualità del prodotto e del servizio sono notoriamente ineccepibili, chi le contesta resta una vox clamans in deserto e ci fa solo la figura del rompiballe. In questi casi l’azienda non si cura di lor ma guarda e passa. Se minaccia vuol dire che hai toccato un punto sensibile. Prova a dire che una Rolls è qualitativamente scarsa: tutti sorridono scuotendo la testa.
4) La dimostrazione di ciò è nell’accusa: lesione dell’immagine. Fumosa. In questi casi per valutarla in sede giudiziaria che si fa? Il giudice non misura le chiacchiere, misura i fatti, il “quantum de quanto”, ovvero di quanto sono peggiorate le vendite a seguito del tuo intervento. Dopodiché, una volta acclarato che c’è stata una diminuzione (ma quando mai?) resta da dimostrare la diretta correlazione fra l’avvenuta diminuzione delle vendite ed il tuo intervento. Mai sentito parlare di “probatio diabolica”? Sarebbe ancora peggio tentare di dimostrare un mancato aumento. In entrambi i casi farebbero una figura da peracottari colossale.

Il problema è un altro: i tempi in cui viviamo. E’ cambiato il modo di fare azienda. Io ne sono traumaticamente uscito da poco, ma so bene quanto i principi base siano cambiate.
1) Tutto e ieri. Conseguenza: approccio gestionale da parte del management completamente diverso da quello che si dovrebbe avere per – come si diceva una volta – “massimizzare le PROSPETTIVE di reddito FUTURO”, non il reddito immediato. Questo perché i consigli d’amministrazione scaricano sul management quello che gli azionisti vogliono da loro. Risultato: buoni anche se non esaltanti risultati a breve (un anno e anche meno), mediocri a medio (secondo e terzo anno), prospettive a lungo neanche considerate perché tanto il management ed il consiglio saltano entro tre anni e si ricomincia daccapo.
2) Un colpevole ad ogni costo. I quadri intermedi che mandano avanti l’azienda, gli ufficiali inferiori ed i marescialli, hanno paura a prendere la più insignificante decisione. Si chiede l’autorizzazione scritta per chiudere una finestra. L’azienda è diventata il regno del “Mi fai due righe?”. Quando la gente ha paura si va poco lontano.
3) Tu vuo’ fa’ l’americano. Oggi l’azienda è diventato un surreale luogo dello spirito nel quale tu puoi ricevere il rimprovero di essere stato un cattivo indovino. Il problema è che il mercato quantitativamente è quello che è: è già saturo e se tu prometti di riuscire ad infilarti, o scalzi un altro o non riesci ad infilarti. In entrambi i casi qualcuno o si è sbagliato o ha preso in giro i suoi referenti sui risultati.

E veniamo al dunque. Ardbeg può tranquillamente pensare di fare la splendida perché tu sei piccolo e, in generale, perché ora il mercato italiano passa in secondo piano rispetto ai mercati emergenti. Io al posto loro, però, eviterei di tralasciare la lezione del vino: in quel settore nella vecchia Europa hanno fatto lo stesso ragionamento in tanti e poi si sono trovati a dover competere col cileno o col sudafricano di turno che davano un prodotto accettabile ad un prezzo che era una frazione del loro. Questo perché, quando si ha a che fare con un mercato emergente e senza cultura che giudica su parametri sbagliati, farsi fregare dal prodotto del competitor, qualitativamente inferiore ma più economico, è un attimo. Aspetta che venga fuori un signor nessuno che si mette a far torbato, poniamo, in Argentina ed a venderlo ai cinesi a prezzo dimezzato e poi vedrai che marcia indietro verso la vecchia Europa, “unica che sa apprezzare la tradizione e la vera qualità”.

Fra qualche tempo saranno loro a chiederti scusa e cercare te.

Vai tranquillo.

Fabrizio Sordi
Pub The Woodpecker
http://www.thewoodpecker.it
da marco77 dom ott 16, 2011 2:56 pm
Fabrizio Sordi ha scritto: quando si ha a che fare con un mercato emergente e senza cultura che giudica su parametri sbagliati, farsi fregare dal prodotto del competitor, qualitativamente inferiore ma più economico, è un attimo. Aspetta che venga fuori un signor nessuno che si mette a far torbato, poniamo, in Argentina ed a venderlo ai cinesi a prezzo dimezzato e poi vedrai che marcia indietro verso la vecchia Europa, “unica che sa apprezzare la tradizione e la vera qualità”.

Vangelo...o quasi! :clap: :clap:

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da angelshare dom ott 16, 2011 8:17 pm
Non dimentichiamo che in oriente il whisky tira come status, in india va roba poco costosa in genere, ma in cina no, tutto per i nuovi ricchi che non hanno problema a spendere. Se parluamo di ardbeg ha una priduzione talmente limitata che non penso al momento necessiti dell'oriente. Il discorso generale di Fabrizio è più che condivisibile.

Davide Terziotti
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