da I love Laphroaig
mar set 11, 2012 6:23 pm
Il Laphroaig PX Cask è la nuova edizione del Triple Wood rilasciata nel 2012, una prima maturazione normale in botti ex-Bourbon, un prima affinamento in Quarter cask ed un ultimo in botti ex-Sherry PX (Pedro Ximenez, lo Sherry più dolce) - il Triple Wood invece faceva il terzo affinamento in botti ex-Sherry di tipo non specificato. Detto così ci mancava solo un infusione di ciliegie ed albicocche per dare il colpo di grazia al nostro Laphroaig, che invece - incredibilmente - è ancora lì sotto a stimolare le nostre papille. (No Age, 48% ABV, bottiglia da 1 litro solo per Duty Free, nessun riferimento al chill filtering o caramello)
Colore decisamente intenso, un bel ambra carico con riflessi ramati.
Al naso il nostro Laphroaig è tutto lì, grazie all'uso di malti giovani la torba è ben presente, resa ancora più carica da una nota di carbonella, e ben accompagnata dal dolcezza di una torta carica di uvetta, da una leggera nota erbacea e balsamica.
In bocca il corpo non è importante, scivola un po' via, la componente erbacea è più importante (direi anche vegetale, un peperone acerbo o simile), una nota di pesce e di gamberoni grigliati e poi una grande, piacevole, avvolgente torba. Non lo trovo "eccesivamente dolce", anzi sul finale la sensazione che lascia è quella di uno spirito secco, leggermente tannico sul palato.
Finale lungo e anche di più. Radice di liquirizia.
Ha tutte le caratteristiche del Laphroaig, ha tutti i pregi di un passaggio in botte di Sherry; per chi rimane infastidito dalle maturazione in sherry dei torbati di Islay (spesso troppo stucchevoli), questi imbottigliamento risulterà probabilmente essere una piacevole sorpresa.
PS. Hair of the Dog (grazie alla dritta di Rachel, Spirit of Scotland Roma, Scozzese 100%) è il goccetto che bisogna bere il giorno dopo una colossale sbronza per garantire al nostro fegato un lento ritorno alla normalità... Siccome ha una base scentifica, mi sono convinto a non perdere anche questa occasione dopo l'orgia di Parigi viewtopic.php?f=17&t=547&start=50
Colore decisamente intenso, un bel ambra carico con riflessi ramati.
Al naso il nostro Laphroaig è tutto lì, grazie all'uso di malti giovani la torba è ben presente, resa ancora più carica da una nota di carbonella, e ben accompagnata dal dolcezza di una torta carica di uvetta, da una leggera nota erbacea e balsamica.
In bocca il corpo non è importante, scivola un po' via, la componente erbacea è più importante (direi anche vegetale, un peperone acerbo o simile), una nota di pesce e di gamberoni grigliati e poi una grande, piacevole, avvolgente torba. Non lo trovo "eccesivamente dolce", anzi sul finale la sensazione che lascia è quella di uno spirito secco, leggermente tannico sul palato.
Finale lungo e anche di più. Radice di liquirizia.
Ha tutte le caratteristiche del Laphroaig, ha tutti i pregi di un passaggio in botte di Sherry; per chi rimane infastidito dalle maturazione in sherry dei torbati di Islay (spesso troppo stucchevoli), questi imbottigliamento risulterà probabilmente essere una piacevole sorpresa.
PS. Hair of the Dog (grazie alla dritta di Rachel, Spirit of Scotland Roma, Scozzese 100%) è il goccetto che bisogna bere il giorno dopo una colossale sbronza per garantire al nostro fegato un lento ritorno alla normalità... Siccome ha una base scentifica, mi sono convinto a non perdere anche questa occasione dopo l'orgia di Parigi viewtopic.php?f=17&t=547&start=50