Tobacco ha scritto:Curiosità: com'è il Puni?
Allora la degustazione è stata complessivamente interessante perchè sono stati provati alcuni imbottigliamenti che, detto onestamente, difficilmente comprerei o andrei a cercare.
Per me onestamente
Puni Alba (43%),
The English Whisky - St George's (inglese, 43%, non filtrato a freddo, non colorato) e
Domaine des Hautes Glaces - Les Moissons (biologico francese, 42%, non filtrato a freddo, non colorato) sono probabilmente ancora troppo giovani per essere apprezzati al meglio e giudicati in maniera definitiva. In comune hanno un corpo un po' leggerino e un finale piuttosto breve.
Il Puni è piuttosto "grapposo" (mi ha ricordato molto una grappa bevuta di recente di cui però ora non sovviene il nome).
L'inglese, abbastanza gradevole e dolce (malto) al naso, non confermava le premesse al palato dove risultava un poco grezzo e con un retrogusto amaragnolo.
Il francese, davvero inusuale, è invece più onesto e le bizzarre promesse al naso le mantiene al palato. Note erbacee (edera) e finale amarognolo.
Per quanto riguarda gli altri, onestamente buono il
Tullamore Dew 10 (single malt a tripla distillazione, Four Cask Finish, 40%), ruffianone estremamente beverino e molto gradevole al naso (toffee, nocciola), un po' deludente l'
Aberlour 16, gradevole ma senza particolari guizzi.
Il gallese
Penderyn peated (singola distillazione, 46% e affinato in botti che hanno contenuto whisky torbati), è stato il vincitore della serata! Molto più complesso degli altri, nonostante sia anch'esso un whisky giovane, è davvero piaciuto a tutti (anche a me) e la sua personalità ha fatto meta!
