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777
gio nov 28, 2013 12:02 am
La Pala
nella mia profonda ignoranza posso dire che questo malto mi ha spiazzato.
Voglio subito premettere che mi piace, lo ritengo buono, valido, lo gusto con molto piacere.
Ma -e mi perdoni chi ha molta più esperienza di me- per me non è un Laphroaig emblematico, o tipico che dir si voglia.
Certo, questo è relatvo: io ragiono con la mia piccola esperienza di giovane appassionato.
Per me Laphroaig è : medicinale, liquirizia, mare, con gusto tendenzialmente dolce.
Qui trovo al naso vernice se puro, mela rossa se diluito di acqua. Segue liquirizia (tipico), e un qualcosa che definirei "letame maturo di cavallo". Non in una accezione negativa o sgradevole: il letame maturo ha un suo profumo ,se qualcuno di voi ha una certa familiarità con fatti agricoli lo capirà, eccome.
Al palato è sfuggevole. Non è pienamente dolce, nè corposo, ha una sua mineralità, ed una certa sfuggevolezza. L'alcool è nascosto, molto integrato, e la cosa la trovo un pregio.
Ma nel complesso è un po' "timido", non sgargiante, ecco.
Il finale è eccellente, fresco, mentato, con ritorni di torba, una vaga marinità, non troppo lungo, ma ben definito, composto.
L'immagine che mi evoca è semplice, genuina, moderata: una passeggiata a cavallo nella campagna britannica, scendi da cavallo ad un kilometro dal mare e ti ciucci uno zuccherino alla menta (di quelli vecchi, un po' fuori moda).
Mi piace.
Come vecchi servizi da caffè smaltati.
Splendidamente fuori moda.